La madre di Sofia, 11 anni, ha detto nel suo post che sua figlia è venuta a scuola con una nuova acconciatura: trecce pulite con elastici multicolori luminosi. Secondo lei Sofia era felice perché ha passato tutta la serata a scegliere un’immagine con sua madre.
“Si sentiva sicura e bella, ma a scuola l’hanno chiamata subito dall’insegnante. Hanno detto che una tale acconciatura “distrae gli altri studenti” e “non soddisfa gli standard scolastici”, ha scritto la madre della ragazza.

Gli insegnanti hanno chiesto alla ragazza di rimuovere gli elastici o di fare un’acconciatura “più severa”.
La madre di Sofia non è rimasta in silenzio. È andata sui social network, pubblicando una foto di sua figlia con la domanda:
«Come può una simile acconciatura essere inappropriata? Perché la scuola ha il diritto di umiliare un bambino per la sua individualità?»
Il post si è diffuso immediatamente su Internet, provocando una raffica di commenti.
“È semplicemente scandaloso che nel 2024 i bambini continuino ad essere soggetti a restrizioni a causa del loro aspetto”, scrivono gli utenti.
— Invece di insegnare ai bambini ad accettare se stessi e gli altri, la scuola è impegnata nella dittatura.
Il preside della scuola ha cercato di giustificarsi affermando che «tutti gli studenti devono attenersi a un rigido codice di abbigliamento per non distogliere l’attenzione dal processo educativo». Tuttavia, nello statuto scolastico non si trovano regole specifiche riguardanti le acconciature.
«Abbiamo a cuore la disciplina e l’uguaglianza», ha detto un portavoce della scuola. — L’acconciatura di Sofia potrebbe provocare una reazione negativa negli altri bambini.
La storia di Sofia ha suscitato un’enorme risposta. Sotto gli hashtag #Libertà di espressione e #SupportSofia, le persone pubblicano foto di se stesse con acconciature luminose in segno di solidarietà con la ragazza.
«Quando ero piccola mi era anche proibito portare le treccine luminose. Adesso sono adulta e nessuno osa dettarmi come apparire Sofia, sei bellissima!»
Gli avvocati si sono già interessati ai diritti della famiglia di Sofia. I genitori stanno valutando la possibilità di contattare il Dipartimento dell’Istruzione per chiedere un chiarimento ufficiale sulla posizione della scuola.
Intanto la ragazza continua ad andare a scuola con la stessa acconciatura, nonostante le pressioni degli insegnanti.
«Sofia mi ha detto: «Mamma, non cambierò me stessa per il bene delle regole degli altri, questi sono i miei capelli e mi rendono felice», dice la madre della ragazza.
Questo caso è diventato un esempio di come nella società moderna continuino gli scontri tra il desiderio di autoespressione e gli approcci conservatori all’istruzione.
La società pone la domanda: dov’è il confine tra disciplina e violazione del diritto del bambino a essere se stesso? Sofia è diventata un piccolo simbolo di un più ampio movimento per la libertà di espressione, e la sua storia sarà sicuramente oggetto di discussione per molto tempo.